Il Fenomeno della Condensa

Il fenomeno della condensa si manifesta talvolta nelle abitazioni in relazione alla struttura muraria dell’edificio, alle abitudini abitative ed alle condizioni climatiche esterne ed interne e non rappresenta in alcun modo un difetto del serramento.

  • Condizioni strutturali

Le strutture abitative di nuova costruzione sono quelle più soggette alla formazione di condensa, in quanto oggi si costruisce velocemente non lasciando asciugare bene quelle parti che contengono acqua: intonaco interno/esterno, massetti per pavimenti, pavimenti stessi, pitturazioni interne/esterne ed altro. A lavori terminati o ancora in corso, il più delle volte, si procede immediatamente all’installazione dei serramenti, che avviene quasi sempre nei periodo invernali, poiché nei periodi estivi vengono effettuati i lavori sopra citati. Conseguenza diretta di quanto detto è la difficoltà dell’umidità interna di disperdersi verso l’esterno poiché i serramenti odierni sono dotati di chiusura ermetica e tendenzialmente rimangono chiusi nei periodi freddi.

Si è notato che, in una casa nuova, il problema della condensa è piuttosto evidente mentre va scomparendo negli anni seguenti, dato che la struttura ha avuto modo di asciugarsi.

  • Condizioni abitative

In un ambiente, rilevanti quantità di umidità vengono prodotte dalle piante; un ficus, per esempio, emana circa 20 gr/h di vapore acqueo. Anche la presenza umana comporta un aumento di umidità, con un apporto valutabile in circa 120-150 gr d’acqua l’ora a persona, dovuti alla respirazione e alla traspirazione. È chiaro che il sovraffollamento di un ambiente porta automaticamente alla formazione di molta umidità. A questo va aggiunto il vapore prodotto cucinando o facendo la doccia. Pertanto, all’interno di un appartamento possono formarsi circa 10 litri di acqua al giorno.

  • Condizioni climatiche

In un giorno di pioggia, nebbia o di neve, l’umidità dell’aria esterna è elevata e di conseguenza può essere superiore all’umidità interna. La temperatura interna influisce a sua volta sulla concentrazione di umidità, visto che le attuali abitazioni sono tutte dotate di riscaldamento e di finestre sia esso PVC, legno, alluminio o legno/alluminio e alluminio/legno, tutte con chiusure ermetiche. Pertanto, avendo uno stato termico interno molto alto, significa che più facilmente si forma vapore acqueo.

 

La condensa si forma quando l’aria umida e calda presente nell’ambiente viene a contatto con una superficie fredda. L’aria calda assorbe molta più acqua di quella fredda e, quando si raffredda (per es. sulla superficie del vetro di una finestra), raggiunge la saturazione ed il vapore si trasforma in acqua, depositandosi sulla superficie stessa.

Proprio per questa ragione, la condensa si osserva ed è più evidente sui materiali molto compatti, cioè non porosi, come superfici metalliche, vetri, specchi, ceramiche e simili, mentre nel caso di materiali porosi (mattoni, intonaci quando non plastificati, legni se non protetti da vernici a poliestere, tessuti, ecc.) il fenomeno è molto meno evidente.

Il serramento può essere soggetto alla formazione della condensa poiché è un elemento con prestazioni energetiche inferiori rispetto alla muratura nella quale è inserito. Se la finestra avesse lo stesso grado di isolamento termico della muratura circostante, infatti, non si formerebbe condensa sulla stessa. È evidente che una finestra con le prestazioni della muratura è di difficile se non impossibile realizzazione (e comunque a prezzi proibitivi).

Si consideri, poi, che oggi i serramenti hanno prestazioni energetiche molto elevate grazie a vetrate isolanti e giunti impermeabili, i quali non lasciano passare il calore verso l’esterno. Contemporaneamente, però, trattengono anche l’umidità dell’aria nei locali. In passato, infatti, l’abitazione non era un locale chiuso ermeticamente e ciò favoriva un ricambio d’aria che limitava la formazione della condensa, ma a prezzo di maggiori costi per il riscaldamento ed il raffrescamento degli ambienti.